Voto 4 – Satana effemminato
Fa il giro del Web l’intervento radiofonico dell’ex pugile, ora consigliere comunale di Trieste che definisce “satanici” i rapporti tra omosessuali. Procede poi a giustificare la sua affermazione dichiarando di “fare l’amore nel modo tradizionale con la moglie, e per questo ha un figlio”. Abbiamo cercato di comprendere il nesso logico di causa effetto, ma ci abbiamo rinunciato, un po’ come ha fatto Di Maio con la questione irachena in questi giorni. Avranno preso entrambi troppi pugni in testa. Anzi solo uno, l’altro proprio non capisce nulla dalla nascita.
Voto 5 – La barca, la barca…
Il presidente della Giunta delle immunità del Senato Maurizio Gasparri (si amici, è veramente Gasparri) ha chiesto di respingere la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Tuttavia la maggioranza M5s, PD, Iv chiede il rinvio del voto sul Salvini in Giunta per le Autorizzazioni, atteso il 20 gennaio (così per passare le elezioni regionali in Emilia ed in Calabria in pace e serenità). È davvero curioso constatare come i Pentastellati siano l’esemplificazione della metafora “fin che la barca, va lasciala andare” ; prima fanno i finti tonti col capitano, tanto sticazzi sono al governo. Poi repentini cambiano posizione tanto sticazzi sono al governo.
Nel mentre Renzi scrive contro tutto e tutti sui social, ha bisogno di voti ma è consapevole che far cadere il governo adesso sarebbe la sua rovina. Tanto fin che la barca va, lasciala andare.
Voto 6 – Boeing 737, Ucraina
Continua, a distanza di mesi, il calvario di Boeing.
Precipita un altro 737 max in Ucraina per un presunto incendio ad un motore. Visti però i recenti avvenimenti sullo scacchiere internazionale tra US e Iran è curioso, ma anche divertente (siamo macabri) il fatto che a bordo, tra le 176 vittime, 86 fossero iraniane e una decina irachene. Il complottismo grillino ci ha contagiati.. chissà se si decideranno a fermare la produzione del velivolo, o se invece opteranno per un nuovo business model: “un viaggio in paradiso”, che poi la meta sia una spiaggia delle Maldive o un girone infernale dantesco sarà il fato a sceglierlo (oppure Trump, che tanto ormai vuole scegliere anche che mutande devo indossare al mattino). “Viaggio della speranza”.
Voto 7 – Ricky Gervais
Grazie Dio per aver creato Ricky Gervais, beh il comico inglese non sarebbe molto contento di questo ringraziamento in quanto si professa fieramente ateo dall’età di 8 anni.
Alla cerimonia dei Golden Globes 2020, Ricky ha intrattenuto l’audience stellare con il consueto monologo introduttivo, ovviamente nel suo stile cioè sparando a zero su tutto e tutti. Il filo conduttore del discorso è stata l’ipocrisia di Hollywood; non sono in grado di trasmettere la genialità del pensiero del comico quindi mi limiterò a citarlo. “Non usate questo palco per dichiarazioni politiche. Non siete nella posizione di dare lezioni al pubblico su nulla, non sapete nulla del mondo reale. La maggior parte di voi è stato a scuola meno di Greta Thunberg. Quindi, se vincete, accettate il vostro piccolo premio, ringraziate il vostro agente, il vostro Dio e andate a farvi fottere”.
Ricky, adottaci.
Voto 8 – Iran, 8 gennaio
In ordine cronologico.
h 2:00, attacco missilistico alle basi americane in Iraq,
h 5:29, terremoto di magnitudo 4.9 vicino ad un impianto nucleare iraniano,
h 6:14, precipita un Boeing ucraino appena decollato da Theran, 179 morti.
Sarebbe sufficiente così ma andremo nello specifico.
L’Ucraina ritira le dichiarazioni in cui spiegava che il disastro aereo è stato causato da problemi tecnici, Ustica 2.0. Trump è spiazzato, era veramente convinto che l’uccisione del n° 2 non avrebbe causato ripercussioni; ordina di rispondere all’attacco, poi ci ripensa e manda in tilt la catena di comando, sembra un palestrato col complesso del pene piccolo. Il terremoto vicino all’impianto nucleare aggiunge un po’ di pepe ad una mattinata tranquilla.
Nel mentre, in Italia, ci si scanna per Rula Jebral a Sanremo. Tanto siamo in una botte di ferro, rappresentati da Sonnino, Facta e Giolitti. Ah no.
Voto 9 – Iran – USA
Level Up diplomatico degli US.
Pioggia di missili in prossimità dell’aeroporto di Bagdad per colpire il Generale iraniano Soleimani ( SoleiPiedi?).
Risultato? Si è incazzata pure Melania Trump, impegnata sempre più a capire se i soldi valgano una vita accanto ad un decerebrato.
I leader di mezzo mondo chiedono calma e prudenza… il che è paradossale perchè rispondere ad una sommossa alla propria ambasciata uccidendo uno dei più importanti Generali dell’Esercito iraniano è un po’ come rispondere ad una scorreggia di un proprio amico rinchiudendolo in una stanza piena di gas: pensi di essere figo, ma facendolo vieni emarginato anche da tua madre. “Suleimani o sparo!”
Voto 9.5 a Napoli a capodanno. Mezzo voto in meno per la falange persa coi botti.