Olimpiadi a Torino? Non è ancora finita.
Sembrerebbe la frase di un irriducibile torinese, incapace a rassegnarsi all’assegnazione a Milano e Cortina delle Olimpiadi. Invece a dirlo è Alberto Cirio – “a microfoni aperti, così che sia chiaro che non scherzo” – presidente neo eletto della Regione Piemonte. Una vittoria non di scarsa rilevanza, se si considera che l’avversario principale era Sergio Chiamparino. Questi, dopo dieci anni da sindaco di Torino e cinque da presidente della Regione, ha pagato la forma smagliante del candidato di destra, oltre che lo spostamento a destra degli italiani.
Ma chi è davvero Alberto Cirio? Una laurea in giurisprudenza e una lunghissima carriera politica in regione. Inizia nel 1998, ad Alba, città di cui resta vicesindaco fino al 2005, quando entra in consiglio regionale. Vi resta fino allo scorso maggio, quando diventa presidente della Regione con Forza Italia, partito per cui milita dai primi anni duemila. Nelle elezioni di giugno è stato supportato anche dalla Lega, tra le cui file aveva incominciato la carriera politica.
La nostra intervista
ToGather ha avuto l’occasione di intervistarlo nella splendida cornice del palazzo della Regione, che si affaccia su piazza Castello. Qui abbiamo voluto sapere innanzitutto la sua posizione su un evento a nostro parere piuttosto grave. Durante la prima riunione del Consiglio Regionale è stato respinto addirittura dall’ordine del giorno la mozione per la dichiarazione dello stato di emergenza climatica. Passo simbolico, ma non per questo poco importante. A questa giunta interessa la tutela dell’ambiente? Una domanda che sicuramente interessa tutti i giovani, e non solo.
Al Presidente abbiamo poi mostrato i dati sul progressivo invecchiamento della popolazione piemontese, con la conseguente perdita di manodopera, soprattutto qualificata. Quali misure intende prendere in tal senso la nuova giunta? La copertura delle borse di studio, fondamentale per attirare nuovi giovani, sarà confermata?
Abbiamo voluto infine chiedergli un consiglio da dare ai giovani in vista di una carriera politica: è una strada che consiglia?