Ansia, una parola come tante, che sentiamo molte volte al giorno, che proviamo magari troppe.
Ma cos’è l’ansia?
1.Stato di agitazione, di forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa.
2 In medicina e psicologia, in particolare stato d’incertezza e di timore, che può riguardare specifici oggetti o eventi oppure non averne alcuno di riconoscibile. Può essere accompagnato nei casi più gravi da disturbi vasomotori e da penose sensazioni viscerali. In psicanalisi, la reazione di allarme di fronte ad un pericolo esterno o interno.
Ansia in Massimo Pericolo
Chissà quale di queste tante sensazioni stava provando Massimo Pericolo nel momento in cui stava scrivendo la sua canzone. Chissà cosa voleva intendere e cosa invece avremmo dovuto capire noi ascoltando il suo album.
Beh, io non posso dar voce a tutti i pensieri delle persone che conoscono le sue canzoni. Però posso parlare per me e dire che onestamente dopo averle ascoltate non ci ho capito niente! Ho trovato la sua musica per niente orecchiabile. Questo mi ha portata ad avere difficoltà a seguire il testo e a cercare di capire che cosa questo artista volesse farmi capire con le sue parole.
Nel momento in cui ho ascoltato Ansia, proprio una delle canzoni del suo ultimo album “Scialla Semper”, mi aspettavo che il testo rispecchiasse il titolo. Mi sbagliavo.
A dirla tutta inizialmente non sapevo proprio cosa aspettarmi dal lavoro prodotto da uno come Massimo Pericolo. Già dal nome la dice lunga, posso però dire di esserne rimasta stupita.
Non mi sono limitata a leggerne il testo, ho provato a capirlo. Quello che mi è arrivato è stata molta solitudine, come se fosse abbandonato a se stesso. E forse è proprio così, voglio dire, lui stesso dice: “Non mi fido di nessuno e fra’ ti spiego il motivo/Perché chi vuole fregarti si comporta da amico”. Non si è potuto fidare neanche dei suoi amici, perché sono stati i primi a tradirlo.
Ansia o solitudine?
E alla fine dietro a quel testo sono diventata pazza, perché cercavo di capire che cosa ci fosse al di là di quella solitudine che avvertivo. Da brava persona empatica mi stavo facendo venire io stessa l’ansia per cercare di capire che cosa Massimo Pericolo volesse dire con queste parole. Continuo a non esserne venuta a capo. L’unica spiegazione logica che mi è venuta in mente è che forse la situazione in cui si trova, la vita difficile in cui si è ritrovato e il fatto di essere alla fine solo gli provochino questo grande stato d’ansia.
Ma adesso mi chiedo: non può essere proprio questa l’ansia di cui parla lui nella sua canzone? Non un’ansia riferita a lui in prima persona, ma l’ansia che ci provoca, leggendo il testo della sua canzone e mettendoci nei suoi panni, la nostra vita. L’ansia che prova ognuno rispecchiandosi in lui e accorgendosi che questa sensazione non è data da quello che stiamo leggendo riguardante lui, ma perché ci rivediamo nel suo personaggio.
Quasi come se fosse una reazione involontaria del nostro cervello noi leggiamo il testo e ci facciamo condizionare dalle sue parole facendoci venire l’ansia per la nostra vita. Magari ci spaventa il fatto di essere così simili a lui.
Ed è proprio la solitudine a mettergli ansia, per cui si va al di là della parola o del concetto in sé che tutti conosciamo. E’ qualcosa di molto più profondo. L’ansia è solo l’ultima spiaggia, l’ultimo stadio di una malattia letale, quello che viene dopo tutto il resto. Certo, è sicuramente un ragionamento logico molto contorto, magari lui stesso non ci è arrivato.
Però chi ci dice che sapesse esattamente che cosa volesse dire con quel testo o con quel titolo, avrà semplicemente messo quello che suonava meglio nella sua testa riferito a ciò che stava provando? Nessuno ci vieta però di interpretarla in modo diverso.
E devo dire che questa volta la vita mi ha sconfitta per l’ennesima volta. Sono partita con l’ascia di guerra in mano pronta a distruggere e a trovare solo note negative riferite ad un personaggio come lui. Ma lo schiaffo dalla vita arriva qui, e fa proprio male, perché mai avrei pensato che io, lui, molte altre persone e la parola ansia avremmo mai potuto essere più uguali di così.
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