Torniamo a parlare della tanto discussa app Immuni (qui l’articolo precedente), che sarà uno degli strumenti utili a combattere il COVID-19. Nelle ultime ore è apparso su GitHub (una piattaforma dove gli sviluppatori condividono documenti e codici sorgente dei servizi) un documento creato direttamente da Bending Spoons (l’azienda che sviluppa l’app). In questo file vengono spiegate le specifiche di Immuni e le tecnologie utilizzate. Ma andiamo a vedere meglio.

Schermate iniziali dell’app – Fonte: Bending Spoons
Come funzionerà l’app Immuni?

Schermate di funzionamento dell’app – Fonte: Bending Spoons
Come potete vedere dall’immagine sovrastante, l’app funzionerà così:

Notifica di esposizione – Fonte: Bending Soons
- Una volta scaricata, ad ogni telefono verrà associato un codice identificativo casuale che non contiene informazioni su chi siamo. Inoltre al primo accesso verrà chiesto di inserire solo la provincia di residenza. Nessun altro dato verrà chiesto.
- Una volta attivato il Bluetooth, il dispositivo inizia a cercare i dispositivi vicini (con app attiva) e scambia con loro il codice identificativo. Allo stesso tempo riceve i codici degli altri smartphone. (N.B.: L’app registra il codice se ci troviamo ad una distanza non sicura per più di 5/10 minuti. Oltre al codice viene scambiata anche l’intensità del segnale Bluetooth)
- Se si risulta positivi al COVID, si dovrà accedere all’app e comunicare il codice visualizzato all’operatore sanitario. Una volta ricevuto l’ok dall’operatore, apparirà una schermata che ci informa su quali dati verranno inviati. Una volta cliccato “Carica i tuoi dati” apparirà una conferma (vedi foto sottostante).
- Diverse volte al giorno, il nostro telefono scarica dal server gli id positivi e li confronta con quelli salvati (in formato criptato) sullo smartphone. In caso di riscontro positivo viene generato un fattore di rischio e la relativa notifica con le istruzioni da seguire. Tutto avverrà localmente (vedi foto a destra).
Schermata per inviare i dati – Fonte: Bending Spoons
Requisiti tecnici
Per poter scaricare l’app Immuni bisognerà disporre di un dispositivo Android con Google Play Services aggiornati alla versione 20.18.13 (esclusi quindi i dispositivi Huawei) o un dispositivo iOS aggiornato a iOS 13.5. In ogni caso, appena sarà disponibile un nuovo aggiornamento (dei Google Play Services, di iOS o dell’app) apparirà una schermata informativa (la trovate a fondo articolo). Inoltre l’utilizzatore dovrà avere minimo 14 anni.
Tecnologia utilizzata
L’app funzionerà con l’ausilio del BLE (Bluetooth Low Energy), come abbiamo ribadito nei due articoli precedenti. Quindi non avverrà nessuna geolocalizzazione. (Piccola nota tecnica: su Android è necessario attivare la geolocalizzazione per far sì che il Bluetooth funzioni correttamente. In ogni caso questo dato non verrà trasmesso alla app)
Inoltre è integrato anche il sistema Apple e Google per garantire una comunicazione migliore tra iOS-Android e per garantire la privacy (infatti, per inviare i dati al server, raccogliere gli id, ecc., l’app deve necessariamente passare per il sistema Apple-Google).
I dati trasmessi
Vengono trasmessi gli id del nostro smartphone (infatti il codice cambia diverse volte all’ora; tutti gli id generati nei 14 giorni precedenti verranno trasmessi), l’esito positivo al COVID, la provincia di residenza (a scopo statistico) e i dati epidemiologici (quindi distanza dal positivo, tempo trascorso a contatto…). La provincia servirà al Sistema Sanitario Nazionale “per mostrare informazioni rilevanti a livello locale all’utente se un contatto a rischio viene notificato” e anche per calibrare la distribuzione dei tamponi. L’app, grazie a questi dati, calibrerà anche il sistema e diventerà sempre più precisa.
E, per evitare che qualcuno intercetti i dati trasmessi, verrà inserito del “junk traffic”, ovvero traffico spazzatura, dati finti. In questo modo il segnale viene inquinato per impedire a terzi di accedere ai dati analizzando il traffico. E, come ultima cosa, il tempo di esposizione verrà misurato a tranche di 5 minuti, fino ad un massimo di 30 minuti (Se incontro qualcuno per 4 ore, l’app rileverà un contatto massimo di 30 minuti) e non rileverà un eventuale secondo contatto nei giorni successivi (proprio per salvaguardare la privacy di chi si incontra spesso).
Quando potrò scaricare Immuni?
L’app sarà disponibile, secondo indiscrezioni, tra fine mese e inizio giugno. Non ci sono ancora conferme ufficiali.
Chi avrà accesso ai dati?
I dati saranno accessibili al Ministero della Salute e conservati su server gestito da una società pubblica. Bending Spoons non avrà accesso ai dati. Inoltre, per garantire la sicurezza, il codice verrà reso open source (consultabile da tutti) e verranno eseguiti dei test di penetramento. Questo vuol dire che diverse persone (esterne e incaricate dall’azienda) proveranno a “bucare” i server e l’app Immuni per rimediare a problemi di sicurezza che possono insorgere (questo verrà fatto prima del rilascio, ovviamente).
Quando verranno cancellati?
Verranno cancellati a fine emergenza e comunque non oltre il 31 dicembre 2020.
Tutte le informazioni sul decreto le trovate nell’articolo precedente che trovate qui.
Le pagelle del MIT: Immuni è approvata
Il MIT (Massachusetts Institute of Technology) ha analizzato le app messe in campo dai vari governi. I criteri utilizzati sono i seguenti: la volontarietà nell’adozione dell’app, le limitazioni per contrastare l’utilizzo improprio dei dati, la presenza di indicazioni precise per la distruzione dei dati, la quantità delle informazioni immagazzinate, la trasparenza della gestione e l’analisi per capire se i dati stoccati si limitino a quelli strettamente necessari per il tracciamento degli spostamenti.
Immuni è stata approvata con un punteggio di 5 su 5. Male invece per la Cina, che ottiene un 0 su 5, mentre Iran, Turchia, Francia e Irlanda ottengono 1 su 5. Il massimo del punteggio, invece, va alle app Australia, Austria, Islanda, Norvegia e Repubblica ceca, oltre all’Italia.
Per il momento è tutto, come sempre continueremo ad aggiornarvi sullo sviluppo di Immuni.
Se avete dubbi o domande contattatemi pure sul mio profilo Instagram @fili.oro o lasciate un commento, cercherò di rispondervi.
Tanti baci e tanti abbracci, io vi aspetto al prossimo articolo.
- Schermate iniziali dell’app – Fonte: Bending Spoons
- Schermata inserimento provincia – Fonte: Bending Spoons
- Schermate di funzionamento dell’app – Fonte: Bending Spoons
- La schermata dei permessi – Fonte: Bending Spoons
- Notifica di esposizione – Fonte: Bending Soons
- Schermata per inviare i dati – Fonte: Bending Spoons
- Schermata aggiornamento -Fonte: Bending Spoons
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