Mosca. Nel corso delle ultime due settimane tre dottori sono misteriosamente caduti dalle finestre dei rispettivi ospedali, attirando l’attenzione sull’intero sistema sanitario russo.
Il caso (non) isolato di Alexander Shulepov
Il 22 Aprile scorso il paramedico Alexander Shulepov insieme al suo collega Alexander Kosyakin postano un video di pochi secondi su Instagram asserendo che Schulepov avesse appena scoperto di aver contratto il COVID-19. La risposta dell’ospedale alla diagnosi però non è stata quella sperata.

Alexander Shulepov fa un secondo video ritrattando le critiche affermate i giorni precedenti mentre si trova nel letto dell’ospedale
I due paramedici infatti raccontano di esseri stati costretti a continuare a lavorare nonostante il conclamato risultato positivo al test del Covid-19 di Shulepov.
Tre giorni dopo, il 25 Aprile, il giornale online Vesti Voronezh riporta la notizia che Alexander Shulepov ha ritrattato le accuse esposte nel primo video dicendo di essere stato ‘sopraffatto dalle emozioni’. Il suo collega Alexander Kosyakin è stato accusato di diffondere “fake news”, un’accusa che in Russia può convertirsi in una sentenza fino a 5 anni di reclusione secondo la legge federale approvata poco tempo fa.
Il primo maggio Alexander Shulepov cade misteriosamente dalla finestra del secondo piano dell’ospedale dove prestava servizio ed era in quel momento ricoverato, nella regione sud-occidentale del Voronezh, a circa 500 km da Mosca.
La polizia ha ipotizzato alcune possibili cause della caduta, una di queste sembra proprio essere una fatale distrazione di Shulepov che, mentre fumava una sigaretta in prossimità della finestra, è scivolato procurandosi diverse fratture ma sopravvivendo.
L’apparente suicidio di Natalia Lebedeva e la morte misteriosa di Elena Nepomnyashchaya
Il caso di Shulepov purtroppo non è isolato. Il 24 Aprile scorso Natalia Lebedeva, a capo del servizio di prima emergenza ospedaliera della città di Star city famosa per essere il centro di addestramento per i cosmonauti russi, è tristemente deceduta dopo una settimana in terapia intensiva. La causa della morte: caduta ‘accidentale’ da una finestra dell’ospedale.
Il popolare giornale Moskovsky Komsomolets riporta le dichiarazioni delle colleghe di Natalia Lebedeva le quali asseriscono che Natalia potrebbe essersi tolta la vita dopo essere risultata positiva al coronavirus ed essere stata accusata di aver diffuso attivamente il virus all’interno dell’ospedale.
Due giorni dopo un’altra dottoressa, Elena Nepomnyashchaya, muore dopo essere precipitata dal quinto piano dell’ospedale dove lavorava, questa volta nella regione di Krasnoyarsk, in Siberia.
Elena Nepomnyashchaya aveva sporto molte criticità riguardo al piano proposto dall’amministrazione regionale per combattere il COVID-19, lamentando una totale mancanza di attrezzature e mezzi adeguati essenziali per poter affrontare una situazione di emergenza come questa.
La sua caduta è avvenuta subito dopo l’incontro con gli amministratori della sanità regionale, non è ancora arrivata un’ipotesi formale dell’incidente.
Le risposte del sindacato dei medici
Il capo del sindacato dei medici, Anastasia Vasilyeva, ha dichiarato alla CNN che non c’è motivo di sostenere che sia un corso un attacco contro i medici del paese.
Gli incidenti, a suo parere, riflettono il forte stress che i medici devono affrontare in questa situazione di emergenza. La Vasilyeva ha inoltre affermato che la situazione attuale ‘riguarda la distruzione del nostro sistema sanitario’ criticando apertamente l’approccio del governo alla battaglia contro il COVID-19.
Anastasia Vasilyeva lamenta infatti la chiusura, negli anni passati, di molte strutture ospedaliere che oggi in mezzo all’emergenza sanitaria più grave degli ultimi anni avrebbero sicuramente fatto la differenza nel controllo delle condizioni dei pazienti affetti da COVID-19 e ovviamente del personale ospedaliero.
Coronavirus in Russia: la tragica situazione
La situazione dei contagi in Russia non sembra rallentare, come invece sta accadendo nella maggior parte dei paesi europei. Il 3 maggio, come riporta l’Internazionale, sono stati registrati più di 10.000 casi, mentre quelli accertati totali sono circa 145mila.
Le stime del primo cittadino di Mosca prevedono però che sia stato contagiato il 2% della popolazione: si sta parlando di 250mila persone, una cifra spaventosa.
L’inefficienza nella gestione dell’emergenza non ha chiaramente messo in buona luce l’irreprensibile immagine del presidente Vladimir Putin, il quale, ancora una volta, non ha intenzione di fare chiarezza sulle misteriose morti delle due dottoresse Natalia Lebedeva ed Elena Nepomnyashchaya e del tragico incidente di Alexander Shulepov.
Fonti: CNN, Moscow Times, CBS NEWS, Internazionale
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