Lo scoppio della pandemia da COVID-19 ha avuto ripercussioni in moltissimi contesti: da quelli di salute a quelli personali, lavorativi ed economici. A questo proposito, secondo il Financial Times, la pandemia potrebbe portare ad una crisi economica ben peggiore di quella del 2009. Questa tesi è sostenuta dalle previsioni del Fondo Monetario Internazionale, secondo le quali l’economia mondiale entrerà in recessione con una contrazione del 3% nel 2020, mentre quella europea sarà del 7.5%.
Il piano dell’UE per rispondere alla crisi
Fondamentale è la risposta che tutti i paesi stanno adottando per contrastare queste difficoltà. Anche l’Europa si è mossa in questo senso: il 27 maggio Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea, ha presentato al Parlamento europeo “Next Generation EU” un piano da 750 miliardi per la ripresa economica, insieme al bilancio a lungo termine dell’ UE per il periodo 2021-2027.
Il piano vuole garantire una risposta efficace alla crisi del coronavirus diretta a ogni singolo cittadino e ai partner globali dell’Unione. Gli obiettivi sono: aiutare gli Stati membri a riprendersi, rilanciare l’economia e sostenere gli investimenti privati e trarre insegnamenti dalla crisi. Un totale di 500 miliardi sarà distribuito in forma di sovvenzioni, e non prestiti, perché temono che questi possano peggiorare la situazione finanziaria dei paesi membri che hanno maggiormente sofferto a causa della pandemia.
Gli obiettivi del bilancio a lungo termine
Al momento l’UE sta elaborando il prossimo bilancio a lungo termine. Secondo gli eurodeputati questo dovrebbe contenere la risposta alla crisi da coronavirus attuale, dato che definirà gli sviluppi dei prossimi anni. Il bilancio a lungo termine dell’UE fissa il limite di quanto denaro l’UE può spendere durante un periodo di almeno cinque anni per le diverse politiche. Si concentra su settori chiave che creano valore aggiunto europeo promuovendo crescita e competitività o mettendo in atto la solidarietà per sostenere i paesi più colpiti dalla pandemia di COVID-19.
Il bilancio ammonterà a 1100 miliardi e ha molteplici obiettivi: maggiori finanziamenti per settori quali la transizione digitale, giovani, gestione delle frontiere esterne, migrazione e asilo, ricerca e innovazione, sicurezza e azione esterna; una riduzione per la politica agricola comune e una riduzione nella spesa destinata alla coesione; ma prima di essere approvato verranno discusse tutte le proposte tra il Parlamento europeo e stati membri al Consiglio.
L’Europa non sta reagendo al virus solo dal punto di vista economico: ha attivamente rallentato la diffusione del virus chiudendo i confini esterni europei ai viaggi non essenziali, fornendo attrezzature mediche e promuovendo la ricerca.