Molti settori dell’economia sono stati messi in difficoltà dal Coronavirus e il settore del cinema non è stato certo immune al contagio. Come già detto in un altro articolo, che tratta delle conseguenze della diffusione sulle principali borse mondiali, tra le società che stanno riscontrando dei problemi figurano anche colossi del grande schermo come l’Universal Pictures e persino sua maestà Disney.
La casa di Topolino aveva molte release in programma per questa primavera con gli slot di marzo e maggio, sempre molto ambiti in quanto storicamente periodi molto favorevoli per il box office, come anche il periodo da ottobre a dicembre; sarà proprio questa fetta del 2020 ad interessarci tra poco.
E’ importante però distinguere tre diverse categorie di film nel nostro ragionamento, ovvero: i film la cui post-produzione è già stata terminata e che quindi erano sostanzialmente pronti per le sale; i progetti invece che hanno subito rallentamenti durante la fase di produzione (che solitamente comprende prove e riprese con gli attori sul set); ma anche i film che erano appena stati distribuiti nelle sale e che quindi hanno visto volare via i possibili incassi.
Film pronti per la release
Esempi di film molto attesi che rientrano in questa categoria e che erano pronti sono: l’ultima fatica di Daniel Craig nei panni di James Bond in No Time To Die, che è stato rimandato a novembre con buona pace di Universal e Columbia (ndr nell’ordine distributore e produttore della pellicola). Neanche Scarlett Johansson con la sua Black Widow è stata immune, rimandando il film di addio al suo personaggio più celebre e costringendo Marvel a rivedere i propri serratissimi piani di programmazione delle release del proprio MCU. Al momento non sono previsti altri slittamenti anche se, se lo stop dovesse proseguire, anche produzioni previste per il prossimo anno (come per esempio Spiderman) potrebbero avere problemi a rispettare i tempi.
Film la cui produzione è ancora in corso
L’altra categoria sono i film che sono stati bloccati in quanto anche i set rappresentano luoghi di assembramento e che quindi hanno interrotto le riprese. Tra questi figurano titoli eccellenti e produzioni da parecchie decine di milioni di dollari come ad esempio Animali Fantastici 3, il primo capitolo della nuova trilogia di Batman con il volto dell’ex vampiro Robert Pattinson dopo l’addio di Ben Afleck dopo Justice League e anche il terzo capitolo della trilogia di Jurassic World –Dominion il cui rilascio resta per il momento fissato a giugno 2021.
A Venezia si sono dovuti anche fermare Tom Cruise e la sua troupe che stavano girando alcune sequenze per il sequel di MI6: Fallout, il settimo capitolo della saga di Mission Impossible le cui riprese si sarebbero dovute spostare poi anche a Roma e che è atteso nelle sale di tutto il mondo per luglio 2021.
Il virus ha dimostrato di correre molto velocemente e di non avere apparenti confini creando non pochi problemi anche dalle parti di Pandora dove James Cameron, insieme ad una non ben specificata ma pur sempre immensa quantità di milioni di dollari, stava lavorando alle riprese di ben tre sequel del fenomeno Avatar datato 2009 che già si stavano facendo attendere da 11 anni e che non vedremo almeno fino a dicembre del prossimo anno.
Film già distribuiti nei cinema
Se per i film che ancora non hanno visto la luce delle sale il principale problema è quello di dover attendere tempi più favorevoli, per i film che invece sono già stati distribuiti poco prima della chiusura dei cinema gli incassi sono stati invece enormemente danneggiati soprattutto dalla prematura dipartita del mercato cinese, che negli ultimi anni ha rappresentato una vera miniera d’oro. Basti pensare che dei quasi 2.8 mld incassati da Avengers-Endgame circa il 22% proviene solo dalla Cina. I risultati molto negativi di pellicole come Dolittle, con Robert Downey Jr che ad eccezione di The Judge del 2015 non era stato altro che Tony Stark negli ultimi dieci anni, e di Birds Of Prey con Margot Robbie nei panni di Harley Quinn sono sicuramente anche causati dallo stop delle sale; anche se già prima non brillavano certo per incassi stellari. Succede quindi che dopo appena due mesi dalla distribuzione nelle sale sia già disponibile la versione home video e Blue-Ray di Dolittle e di altri film quando normalmente bisognava attendere circa sei mesi per poterli acquistare online.
Tutti questi rinvii non tolgono però il fatto che le società di produzione e di distribuzione cinematografiche hanno la necessità al 31 dicembre di chiudere i propri bilanci ed è quindi lecito aspettarci un finale di estate e soprattutto un autunno davvero molto intasati di nuove uscite e nuovi appuntamenti al cinema.