E non solo in Amazzonia
Il mondo brucia, non solo in Amazzonia. Anche se il mondo non vuole ammetterlo, stiamo rendendo sterile la nostra fonte di sostentamento. Stiamo per soffocare ed è tutta colpa nostra.
Non conosciamo tutta la realtà
L’Amazzonia è il caso più eclatante, l’unico che abbia ricevuto una qualche copertura mediatica. Ma non solo qui il suolo viene devastato, privato della vegetazione.
Dove e perché
Qual è la ragione? I soldi e le attività economiche, come nella maggior parte dei casi. Nella Repubblica Democratica del Congo, per esempio, molto del terreno è stato divorato per essere trasformato in coltivazione intensiva o per sfruttare delle risorse minerarie. La Cina riesce ad ottenere tutto questo spazio perché garantisce degli investimenti in denaro molto rilevanti. Il fatto che stia estendendo il proprio controllo economico su tutta l’Africa è ormai noto e costituisce motivo di preoccupazione per le grandi potenze economiche dell’Occidente. Anche se la ricerca sulle risorse energetiche è avanzatissima, il costo per mieterle in atto su vasta scala è ancora inarrivabile per la maggior parte degli stati. L’unica soluzione è un intervento collettivo, oltre le organizzazioni internazionali e gli interessi locali. Garantire per tutti l’accesso all’energia pulita non è semplice, ma è indispensabile. Bisogna promuovere la ricerca di una fonte di sostentamento più sostenibile, che non consumi irrimediabilmente ettari di terreno ogni giorno. Recenti studi hanno dimostrato che diminuire o annullare il consumo di carne permette di non dover più produrre mangime a basso costo e riduce anche le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
Il caso del Brasile
In Brasile, dopo anni in cui il consumo di suolo è progressivamente diminuito, l’elezione del presidente Bolsonaro ha inaugurato una nuova stagione di incendi. Gli interventi per contenere gli incendi boschivi sono lenti. Il Presidente si è mostrato refrattario ad accogliere i numerosi interventi da parte di altri stati. Perfino le parole del Papa sono state poco ascoltate.
Abbiamo delle speranze?
La miopia è la vera malattia dell’uomo. Il problema vero è che a volte la necessità di denaro, la corruzione, il sostentamento della popolazione, prevalgono su una visione in prospettiva. Il futuro ha un orizzonte molto più ristretto nei paesi dove la maggior parte della popolazione vive in povertà. La vera chiave di volta è la direzione politica impressa dai governi. Solo la pressione dell’opinione pubblica può fare una qualche differenza. Solo la coesione, una presa di posizione forte, solo un esempio veramente vissuto possono fare la differenza.
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