Tanto spettacolo e altrettanto sorprese sono le componenti principali di questo secondo round appena terminato. I Playoff 2020 nella bolla di Orlando continuano a stupire e regalare prestazioni da ricordare.
Secondo turno dei Playoff NBA: Eastern Conference
Milwaukee Bucks – Miami Heat 1-4
La sfida che vedeva scontrarsi la prima e la quinta della Conference ci mette di fronte alla prima sorpresa di questo turno. I Bucks, squadra con il miglior record stagionale della Lega, vengono annientati in 5 gare dalla perfezione tecnica e tattica degli Heat. La squadra guidata da coach Spoelstra parte con il piede sull’acceleratore fin da gara 1, decisa in rimonta nel 4° quarto. In gara 2 sono ancora i Miami a spuntarla, grazie ad una profondità di roster che le permette di mettere sul tabellino ben sette giocatori con oltre 10 punti in gara. La possibilità di avere ampie rotazioni nei Playoff fa spesso la differenza.
La superiorità di Giannis Antetokounmpo, vista durante l’anno, è stata contrastata da una squadra estremamente organizzata difensivamente. Nella terza gara il greco mette in campo le sue abilità migliori. In 35 minuti sigla 21 punti, 16 rimbalzi e 9 assist, ma la vittoria va a Miami. Ancora una volta si palesa l’evidenza che un giocatore da solo non può sconfiggere una squadra ben costruita e preparata. Quando la serie sembra ormai giunta al termine, con l’infortunio di Antetokounmpo in gara 4, fuoriesce l’orgoglio Bucks, che grazie a 36 punti di Middleton vincono la partita. L’illusione però dura poco, e ancora privi della loro stella, i Bucks finiscono eliminati in gara 5.
La squadra di Butler e compagni, quindi, torna in finale di Conference dopo 6 anni dall’ultima volta.
Nel roster non c’è più Lebron James, ma le abilità difensive e offensive di Adebayo, Dragic, Herro e il predetto Butler non sono state da meno. Per i Bucks invece il futuro è incerto. L’ennesimo fallimento rischia di aver fatto perdere la pazienza al regnante MVP. La squadra era costruita per arrivare in finale, ed un’uscita di scena del genere deve portare a varie riflessioni sul futuro.
Boston Celtics – Toronto Raptors 4-3
Di gran lunga la serie più spettacolare di questi Playoff. Sono servite 7 gare e 2 overtime per decretare la seconda finalista ad Est. Da una parte i campioni in carica di Toronto, pronti a tutto pur di difendere il loro titolo. Dall’altra la squadra più vincente della storia NBA, intenzionata a tornare sui palcoscenici che meritano. Le prime due gare sembrano preavvisare una vittoria tranquilla dei Celtics. Il Jayson Tatum in versione superstar di questi Playoff sembra essere immarcabile. Aggiungendoci inoltre compagni come Smart, Walker e Brown, la squadra sembra perfetta.
Ma i canadesi non sono pronti ad arrendersi così facilmente. Quando il gioco si fa duro infatti i duri iniziano a lottare. Ed ecco che esce tutta la grinta di Kyle Lowry. I suoi 31 punti sono importati in gara 3, ma la differenza la fa un suo assist. 0.5 secondi dalla fine, palla a OG Anunoby perso dalla difesa, e tripla della vittoria. Tiro incredibile che riapre un serie altrimenti chiusa.
Sfruttando l’inerzia dalla loro parte, i canadesi sfruttano le difficoltà nate tutte a un tratto nel gioco avversario, e portano la serie sul 2-2. Gara 5 sul 2-2 per gli americani è definita pivotal game. La gara che può cambiare gli equilibri da una parte o dall’altra. Toronto scende in campo molto accorta difensivamente su Tatum. Ma è proprio nel momento di difficoltà della loro stella che escono i veri leader. Il grande apporto offensivo di Jaylen Brown, e difensivo di Marcus Smart portano di nuovo in vantaggio i Celtics.
Gara 6 potrebbe essere quella decisiva, e proprio questa mostra tutto lo spettacolo che solo i Playoff possono dare. Uno stoico Kyle Lowry, con 53 minuti giocati, accompagnato dall’outsider Norman Powell, portano i Raptors alla vittoria per 125-122 dopo il secondo overtime di gioco. I titolari delle due squadre, impegnati quasi tutti per più di 50 minuti sul parquet, si trovano a giocarsi un’intera stagione in gara 7. L’ultima gara è una montagna russa. Cambi di vantaggio, parziali da una parte e dall’altra. Ma alla fine viene fuori chi ha giocato meglio e chi veramente in campo ha lasciato tutte le sue forze.
Per questo motivo è corretto che la menzione d’onore per questa partita vada alla grinta di Marcus Smart. La sua stoppata in inseguimento, ad un minuto dal termine è la giocata decisiva che porta la sua squadra in finale di Conference.
Per la prima volta negli ultimi 36 anni ad Est non ci sarà la prima o seconda classificata in finale di Conference.
Finale di conference: Miami Heat vs. Boston Celtics
Secondo turno dei Playoff NBA: Western Conference
Los Angeles Lakers – Houston Rockets 4-1
Prosegue per LeBron James e compagni la corsa verso la finale 2020, superando senza troppi problemi gli Houston Rockets.
Come accaduto spesso durante questi Playoff, gara 1 sembra presagire tutt’altro. I Rockets, infatti, ben organizzati e solidi dal campo vanno in vantaggio per 1-0. Ma per loro è solo un’illusione. Da Gara 2 la storia cambia completamente, James e Davis si ritrovano circondati da compagni all’altezza, che danno la spinta decisiva per pareggiare la serie. Il rientro di Rajon Rondo è il toccasana necessario per i losangelini dalla panchina. La tattica difensiva dei Lakers porta al raddoppio sistematico su Harden che, nonostante ciò, riesce a segnare quasi 30 punti di media nella serie.
Gara 4 poi è quella decisiva. All’interno del roster texano non si respira un’aria tranquilla. Ai problemi di gioco si aggiungono anche quelli disciplinari. Una squadra già molto corta nelle rotazioni perde anche House Jr, per aver infranto le regole anti-Covid all’interno della bolla. Tutte queste situazioni negative si riversano sul campo, dove Houston non sembra essere neanche lontanamente quella vista nella serie contro OKC. Lebron invece è la solita macchina perfetta da Playoff, e davanti le difficoltà altrui porta la sua squadra alle semifinali NBA. Per “il RE” sono le none finali di Conference negli ultimi 10 anni.
Denver Nuggets – Los Angeles Clippers 4-3
Eccoci arrivati alla sorpresa più grande di tutti i Playoff. I Los Angeles Clippers, favoriti per la vittoria finale, devono inchinarsi in gara 7 a degli incredibili Denver Nuggets di Murray e Jokic.
La serie parte tutta a vantaggio dei losangelini; con un Kawhi Leonard nella sua versione migliore, ed un Paul George ritrovato, i Clippers vincono 3 delle prime 4 gare. La qualificazione è ad un passo, tutto sembra portare verso una vittoria facile, ma non è così. I Nuggets per il secondo round di fila si trovano sotto 3-1, e nelle prime gare sembrano subire la stanchezza della serie precedente.
Ma da Gara 5 la storia cambia. La coppia Murray-Jokic alza incredibilmente il livello di gioco, aiutati da un supporting cast pienamente adatto. I Clippers invece perdono fiducia e perdono anche le due gare successive. Per Gara 7 la pressione è tutta sui Clippers. Denver invece, sapendo di aver già fatto più di quanto ci si aspettasse, può giocare libera come meglio sa fare. E ciò accade. I primi due quarti sono combattuti, ma sulla distanza salgono in cattedra un Murray da 40 punti ed un incredibile Jokic da 16 punti, 22 rimbalzi e 13 assist. Gara 7 va dunque ai Nuggets, che tornano in finale di Conference dopo ben 11 anni.
Finale di Western conference: Los Angeles Lakers vs. Denver Nuggets