Vi siete appena sintonizzati su Into the Movies, la rubrica di cinema firmata Super Tramps Club. Questa domenica sullo schermo troviamo un pescatore autodistruttivo. È con La grande strada azzurra che Gillo Pontecorvo, nel 1957, inizia la sua carriera di regista. Il discorso del film sembra strettamente collegato alle vicende del regista, che in questo primo lavoro mette in evidenza le sue idee sulla tematica della legge del più forte.
Trama
Dovendo riassumerne la trama, infatti, si potrebbe dire che La grande strada azzurra è la storia di una comunità di pescatori vessati dal commerciante, che stabilisce i prezzi e non sempre paga gli uomini dell’isola per il loro lavoro.
L’isola in questione è la colorata Maddalena in Sardegna, che regala a Pontecorvo delle inquadrature immaginifiche, specialmente con il nuovo restauro. La versione che abbiamo preso in visione è infatti quella che è stata proiettata al Torino Film Festival, sottoposta a ricollocazione a opera del Museo del Cinema di Torino.
Il commerciante ha il monopolio economico e non si pone domande su quale sia il metodo utilizzato per pescare i pesci che gli portano gli uomini del villaggio. A porsele è invece la polizia locale. Il commissario sa che uno dei pescatori, Squarciò, fa uso di bombe per raccogliere i pesci. Tutto il villaggio lo sa e, mano a mano, Squarciò inizia a inimicarsi tutti gli abitanti dell’isola.
Squarciò è il protagonista della pellicola. Eroe maledetto, non si ferma pur sapendo che il suo metodo di pesca è pericoloso. Anche se vede altri morire quando cercano di imitarlo, anche se la moglie e i figli gli ripetono di smettere, lui non riesce. È un gioco minaccioso il suo, un gioco di autodistruzione.
La tensione che il film suscita è annullata dal ritratto familiare degli isolani, dei figli di Squarciò, di tutte le persone che lui ogni giorno rischia di perdere. Caldo e commovente, La grande strada azzurra sa ancora parlare al pubblico, anche e proprio per i difetti del suo tempo. E per il messaggio che un partigiano comunista, al suo esordio alla regia, non può dimenticarsi di lanciare.