DEUS EX MACHINA – VOTO 4
Stando alle intercettazioni più recenti Nicola Gratteri è un morto che cammina. Fonti certe affermano che la ‘Ndrangheta abbia già assoldato un killer per mettere fine al disturbo che arreca il magistrato. A questo eroe va tutto il nostro sostegno anche se, a volte, è costretto a forzare la mano incatenato da un sistema normativo non adeguato a combattere la criminalità organizzata di oggi. Indipendentemente da quanto detto da quel garantista piagnone di Sgarbi (che adoriamo quando dà della capra all’universo mondo) per l’ennesima volta lo Stato in Calabria è solo. Ci fa incazzare come delle iene pensare che sia necessario piangere l’ennesimo morto per cominciare a far cambiare le cose.
Intanto i mangiatori di ‘nduja si cagano sotto, oh se si cagano sotto…
JOKE – VOTO 5
Vi raccontiamo una barzelletta: un uomo viene multato alla guida di un Euro 6, da un vigile che guida un Euro 3, che chiama un carro attrezzi Euro 2 e ci invita a prendere un bus Euro 1. Raggi ha dimostrato di essere calda come un boiler per risolvere il problema inquinamento (o forse come una caldaia, poco importa, basta siano a carbone). Tanto quelle non si toccano, invece i Diesel Euro 6 sì. Bloccarli per inquinare meno però è come finire un puzzle buttando via i pezzi: fai in fretta e ti senti appagato, ma hai cestinato soldi e dignità… Se capisse il paradosso potrebbe anche ricandidarsi, ma ormai il trend del M5S è quello di dimettersi (vedi il Don Luigi).
OSSA GROSSE – VOTO 6
Sanremo non dà pace. Francesca Novello, la scommessa di Amadeus da standing ovation (seguitela su Instagram, ne vale), alla domanda “chi ha vinto Sanremo l’anno scorso?” risponde spavalda “Mohamed”. Ora, sappiamo tutti che essere figa spesso preclude l’essere intelligente, ma lei presenterà Sanremo, mica terrà un comizio politico. Sarebbe scontato ridurre le critiche all’invidia delle femministe (quelle con le ossa grosse), ma è proprio così. Franceschina è inarrivabile e presenta Sanremo, voi invece spacciate pensieri copiati per saggi socioculturali contro la discriminazione di genere.
LEI SPACCIA? – VOTO 7
Salvini va a citofonare ad un tunisino chiedendo “lei spaccia?”. Farebbe già ridere così, ma la Tunisia rincara la dose invocando Scuse Istituzionali (ciliegina sulla torta). Salvini è confuso: “da quando la Tunisia è uno Stato, e poi, gli spacciatori non sono tutti nigeriani?”. Tutto però è fonte di un grosso equivoco: il Capitano era in ruschia per fumare. Solo che la dipendenza da telecamere e social network non aiuta la professione degli spaccini. Il risultato è sempre lo stesso: il Capitano ha reso ridicoli noi come Nazione e se stesso. A giudicare da cosa fa, pare non abbia bisogno di fumare per non capire una beata. “5g DI VOTI IN EMILIA”.
RAI, DATTI ALL’IPPICA- VOTO 8
Zingaretti tuona “è inammissibile uno spot di Salvini nell’intervallo dei quarti di Coppa Italia sulla Rai. Mai la Rai così in basso”. Tutto vero, ma ipocrita. Aspetteremo di sentire cosa dirà la troppo ingiustamente vituperata Rula Jebreal nel suo “apolitico” (manco se lo vedo) monologo a Sanremo (e se Zingaretti si scandalizzerà come adesso). Noi, tra la solita sviolinata su figli/amore in stile Bisio/Litizzetto e un evergreen del tipo “la deriva fascista” non sappiamo cosa sia peggio. Tutto sommato però ci è andata bene: lo spettatore medio di Sanremo (tra cui mettiamo anche noi) sarà rapito dalla genuina bellezza di Rula ed impegnato a proferire, innalzando la voce in toni aulici, proverbiali inni al femminismo come: “m***a ma quanto è figa questa?”.
MONTECITORIO —> SAN PAOLO – VOTO 9
Di Maio lascia il ruolo di capo politico del M5S. Tralasciando il fatto che se il consenso derivasse dall’imprevedibilità lui sarebbe considerato il Capo Supremo di tutto il Mondo, qui la questione è diversa. Giggino è riuscito dove molti hanno fallito: ha distrutto il M5S in due semplici mosse. Prima facendolo diventale irrilevante nonostante fosse al governo, poi dimettendosi a due giorni dall’ennesima sconfitta alle regionali. Strabiliante. Fonti vicine all’SSC Napoli dicono che l’All. Gattuso abbia chiesto di ricompattare l’ambiente attorno alla squadra, a partire da magazzinieri e bibitari. Pare che Di Maio non sia stato capace di rifiutare. Occasioni come queste capitano una volta nella vita. “Coca Cola e hot dog, mica pizza e fichi”. Nel mentre noi aspettiamo il film che riabiliti anche gli elettori del movimento e non solo Craxi.
BONUS – Ah in tutto ciò Toninelli ha deciso di dare il suo contributo alla campagna elettorale in Emilia con un video. In 32 secondi l’ex ministro ha sbagliato il nome del candidato presidente chiamandolo Daniele Zanichelli nonostante sia Simone Bernini. Daniele (che poi si chiama Davide) è un deputato Pentastellato che nel video era al fianco dell’ex ministro.
Tempo due mesi ed il nostro lavoro sarà fatto dalle testate giornalistiche, dato che sono tutti una barzelletta.
Voi non siete un po’ grati di vivere in questo periodo storico?