Martedì 10 dicembre, a Torino, si è assistito alla manifestazione organizzata dall’ormai noto movimento apartitico delle Sardine alla quale hanno preso parte migliaia di cittadini. Piazza Castello, una delle piazze più grandi e famose del capoluogo piemontese, è stata completamente riempita da una folla di circa 30000 persone, molte delle quali munite di grosse sagome di pesce e cartelloni che hanno dato colore alla fredda serata torinese. Bella Ciao, canzone diventata simbolo della Resistenza contro ogni forma di fascismo, ha aperto la manifestazione.
Ma chi sono le Sardine? E per cosa manifestano?
Il movimento delle Sardine nasce a Bologna dall’iniziativa di quattro ragazzi poco più che trentenni : Mattia Sartori, Giulia Trappoloni, Andrea Garreffa e Roberto Morotti. Il nome del movimento, come spiegato più volte dagli organizzatori, allude all’idea del tipico silenzio dei pesci in contrapposizione agli urli dei comizi politici e richiama l’idea di stare stretti, uno vicino all’altro, per riempire le piazze. Le Sardine, che hanno come obiettivo primario quello di opporsi alla Lega di Matteo Salvini attraverso manifestazioni apartitiche, hanno esplicitato il 14 dicembre nella manifestazione a Roma 6 punti programmatici che rappresentano i pilastri del movimento:
1.Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare.
2. Pretendiamo che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente nei canali istituzionali.
3. Pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network.
4. Pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca tutto questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti.
5. Pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni della politica in ogni sua forma. La violenza verbale venga equiparata a quella fisica.
6. Chiediamo che il decreto sicurezza venga abrogato.
Sartori e gli altri organizzatori hanno però esplicitato che l’intento non è quello di creare un partito politico, ma piuttosto quello di stilare un documento programmatico con l’obiettivo di diffondere i principali motivi della protesta. Numerose manifestazioni sono state organizzate anche fuori dai confini italiani, facendo diventare il fenomeno virale. Dopo quella di Torino, le ultime manifestazioni delle sardine sono state il 20 dicembre a Cremona, il 21 a Messina e Biella.