Ti è mai capitato di fallire? E di sentire che nulla più andava nel verso giusto? Molti pensano al fallimento come qualcosa di terribile, di irrimediabile, a cui non c’è via d’uscita. Sarà davvero così?
Eccoti lì, avevi un progetto, ci avevi messo tutto te stesso, ore e ore a lavorarci, a pensare a cosa avresti potuto creare e poi niente. Tutto cade. Sei lì, ti disperi, e pensi di non concludere mai nulla di buono nella vita. Tu credi?
A cosa serve il fallimento? Prima di tutto, vorrei raccontare ciò che mi è capitato: qualche mese fa ho deciso di candidarmi come rappresentante d’istituto; io e i miei compagni passavamo le nottate a cercare le soluzione ai problemi che arrivavano man mano, lavoravamo come matti per cercare di finire documenti, grafiche, di farci conoscere il più possibile… Ed è in questo periodo che ho avuto modo di conoscere WeStudents, per uno dei punti di lista.
I giorni si susseguono e arriva il tanto aspettato momento dello scrutinio: la mia lista aveva preso meno voti di tutti.
Ero col morale a pezzi, avevo dato il massimo e non era bastato, tutto ciò in cui credevo era volato via in un attimo. Diamine. Cosa posso fare ora?
Passa circa un mese da quel giorno, mi contatta una ragazza che lavora per l’app e mi chiede se avessimo vinto, così da poter poi introdurre WeStudents fra gli studenti della mia scuola. Le dissi che purtroppo le elezioni erano andate male e nessuno del gruppo era riuscito a salire. Nonostante questa sconfitta (e in realtà non so neanche bene il perché), mi iniziò a parlare di WeGather.
Interessata, andai a leggere un paio di articoli, e devo dire che ne rimasi affascinata, tanto da chiedere alla stessa ragazza che mi aveva informato come potevo scrivere anche io in quel blog. Non starò qui a dirvi tutti i passaggi.
Vi starete chiedendo il perché di tutta questa storia: volevo arrivare ad un punto ben preciso. Se non avessi fallito e se fossi diventata rappresentante d’istituto come tanto speravo, adesso non starei scrivendo tutto ciò. Sembra banale, ma tra una parola e l’altra ho capito che questo era proprio quello che volevo fare, voglio essere una giornalista e raccontare le storie della gente, perché in ognuno c’è qualcosa di speciale.
Il potere del fallimento è immenso: fallisci, ci riprovi, e vinci.
E se proprio le cose non vanno nel modo in cui speravi, c’è sempre una rosa da cogliere in mezzo ad un prato di spine.
Quindi anche se non sei riuscito nel tuo intento, vai, allenati, riprovaci, magari fallisci anche meglio, ma vedi che ad un certo punto arriverai alla vetta. E se qualcuno dovesse prenderti in giro e sminuirti perché non sei riuscito nel tuo obiettivo, ricordati che almeno tu non hai rimpianti, ci hai provato, ci riproverai e ci riuscirai.
Capita anche alle squadre più forti, vengono sconfitte, ma si arrendono? No! Si allenano, fanno lavoro di squadra e la volta successiva, pronti davanti all’avversario, goool, la partita è vinta.
Chiusa una porta, si apre un portone.