Molto più di una semplice connessione wireless, Elon Musk sta creando connessioni cerebrali tra macchine e umani
Elon Musk, mecenate della tecnologia, della scienza e dell’innovazione, ha annunciato ufficialmente il suo ultimo progetto: Neuralink, una start up targata Musk che vuole curare le malattie cerebrali tramite l’intelligenza artificiale.
Grazie a un piccolo chip impiantato con una semplice operazione chirurgica, molto meno complessa e invasiva di altre operazioni come l’elettrostimolazione profonda del cervello, degli elettrodi ricevono l’impulso elettrico trasmesso dai cordoni neurali. L’input ricevuto viene inviato direttamente a un dispositivo elettronico tramite un pod installato dietro l’orecchio. L’obiettivo è infatti produrre un dispositivo che connetta direttamente la mente umana ai dispositivi.
Neuralink permetterà di curare definitivamente malattie cerebrali come l’Alzheimer perché il chip potrà raccogliere tutte le informazioni presenti nell’ippocampo – regione cerebrale deputata alla formazione della memoria e alla trasformazione della memoria a breve termine a quella a lungo termine – e mandarle a un computer che funzionerà esattamente come hard disk per conservare la nostra memoria.
Transumanismo è la parola chiave di questo progetto: il filo conduttore di tutte le invenzioni di Musk è potenziare l’essere umano sfruttando il collegamento tra mente umana e macchine, spingere l’essere umano verso vette che sembrano irraggiungibili, diventare una sorta di macchina perfetta, capace, performante, veloce.
Con l’avanzata dell’intelligenza artificiale c’è il rischio che prima o poi una macchina sia davvero intelligente e prenda il controllo degli umani ma se anziché vivere su due universi paralleli, l’intelligenza artificiale e quella umana si fondessero si arriverebbe a una nuova umanità composta da una parte umana e da una tecnologica.
Inutile dirlo che per tutti la tecnologia e lo sviluppo sono diventati fondamentali, ormai senza un collegamento internet, senza gli elettrodomestici, senza telefoni non si può vivere; fa parte dell’evoluzione sviluppare strategie di vita migliori e con la tecnologia l’evoluzione agisce ancora più velocemente.
Con la presentazione di Neuralink Elon Musk ha dato via alla ricerca di personale specializzato in neurotecnologie e ingegneria per realizzare questo ambizioso e futuristico progetto che desterà tanto scalpore ma magari sarà la cura tanto attesa delle malattie cerebrali.
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