E’ la crisi economica, già in atto e che seguirà la fase successiva all’emergenza da Coronavirus, che fa più paura agli italiani. Le attività sono ferme, bloccate, le saracinesche calate, ma i costi continuano ad esserci.
Bar, ristoranti, hotel ogni giorno subiscono perdite molto forti, non sanno se riusciranno a mantenere il loro personale alla riapertura.
Negozi chiusi significa zero clienti, quindi zero incassi. Economia paralizzata.
La ricetta per uscirne sembra chiara: sfruttare le potenzialità di tecnologia e innovazione per non restare travolti.
In Cina la pandemia non ha al momento intaccato l’apparato tecnologico, anzi. Ha apportato grandi cambiamenti in arrivo anche per il settore media. Tutto a favore di internet e del digitale. Quest’ultimo registra un netto +6%.
Ma, tornando all’Italia, sempre più operazioni sono effettuate online, dalla candidatura per un posto di lavoro, al pagamento delle tasse fino alla prenotazione di biglietti, l’uso di Internet è diventato parte integrante della vita quotidiana di molti italiani.
Allora non annulliamo eventi, trasformiamoli in webinar; non annulliamo riunioni, facciamole su Skype. Non svuotiamo le aziende, facciamo uno smart working vero, centrato sull’alternanza e la flessibilità degli orari.
Viviamo questo momento anche come un’opportunità di modernizzare le aziende puntando sulla trasformazione digitale delle imprese.
A livello individuale, dobbiamo chiederci quali sono le esigenze del mercato. Oggi le aziende hanno bisogno di digitalizzarsi. Per fare questo hanno bisogno di giovani ambiziosi con competenze specifiche. Quelle che non si digitalizzano scompaiono, travolte dalla crisi.
Vorrei ricordare che, ad oggi, la domanda per i professionisti del digitale è di gran lunga più alta dell’offerta stessa, quindi tantissimi posti rimangono vacanti.
Si tratta di un settore dov’è possibile lavorare da qualsiasi posto tu voglia, anche comodamente da casa e a qualsiasi orario, con l’unico vincolo di rispettare le scadenze.
Inoltre il mondo digitale è in continua evoluzione. Di conseguenza è molto difficile che si imbatta nella noia perché il cervello ha bisogno di spaziare continuamente.
La conoscenza è, invece, fondamentale per poter mettere a disposizione il tuo sapere all’azienda di riferimento ed essere ripagato per questo.
Siamo l’unica generazione ad avere la possibilità di fare successo con il Digital Marketing. La maggior parte dei lavori in questo settore non esistevano nemmeno dieci anni fa.
Non resta che salutarci con il mio motto: “Dobbiamo allinearci alla rivoluzione digitale se vogliamo migliorare il mondo e la qualità della nostra vita“.