Voto 10 – A Nainggolan, condottiere del Cagliari
Tre assist e un gol. La partita del centrocampista belga si potrebbe riassumere con questi numeri, ovvero da vero dominatore. Il Cagliari continua a volare e se Nainggolan riuscirà a mantenere la continuità che spesso gli è mancata in questi anni, l’obiettivo Europa potrà diventare alla portata della squadra sarda.
Ps: da vedere e rivedere la perla del belga che infila Dragowskicon un destro sotto l’incrocio dei pali.
Voto 9 – Alla Lazio che infila la quarta
Dopo la sconfitta casalinga in Europa League contro il Celtic e un passaggio del turno ormai proibitivo, la squadra di Simone Inzaghiriparte da dove aveva lasciato il campionato: con una vittoria. La Lazio vince la sua quarta vittoria consecutiva con la coppia Immobile-Correa che continua a segnare con estrema facilità e con un Milinkovic-Savic in più, a segno domenica il 3-1 provvisorio, la Champions potrebbe finalmente non essere piùutopia.
Voto 8 – Alla reazione del Torino
Dopo la buona prestazione nel derby, finalmente sono arrivati i gol e i punti. La squadra di Mazzarri non vinceva da cinque giornate e la classifica si stava facendo problematica soprattutto perché le prime sei della classe continuavano a vincere. La partita di Brescia, va detto, si è messa subito bene con due rigori nel primo tempo e più di sessanta minuti in superiorità numerica ma serviva una reazione di tutta la squadra che finalmente c’è stata.Unica nota stonata è l’involuzione preoccupante di Simone Verdi che non convince né da trequartista né da seconda punta.
Voto 7 – A Musso
Il giovane portiere argentino dell’Udinese, arrivato in sordina l’anno scorso dal Racing, pian piano ha scavalcato le gerarchie e in questo campionato a suon di parate è ormai sotto gli occhi delle big europee. Il rigore parato a Petagna al 98° minuto in una garadelicata come quella di domenica, tra due squadre che combattono per la salvezza, è stato fondamentale non tanto per tenere lontano la Spal ma più per affrontare le due settimane di sosta con maggior tranquillità in un ambiente in confusione societaria legata al discorso dell’allenatore.
Voto 6 – Alla timida reazione del Milan
La prestazione c’è stata ma la classifica rimane la stessa. Il Milan di Pioli (che ha una media-punti di 0,80 a partita) ha giocato un’ottima partita allo Juventus Stadium, mettendo anche alle corde la squadra di Sarri per più di 70 minuti ma torna a Milano con zero punti. Un Bennacer finalmente metronomo del centrocampo e un Calhanoglu ispirato come trequartista sono ledue note positive ma come ha detto Pioli nel post-partita, il Milan purtroppo non ha bisogno di fare la prestazione ma punti perché la classifica si è fatta corta e la zona calda della retrocessione è distante solo quattro punti.
Voto 5 – Alla gestione rigori del Lecce
Era già successo a Milano e succede di nuovo all’Olimpico di Roma. Nel Lecce le gerarchie sui rigori non sono state ancora bendefinite e i risultati alla lunga potrebbe pesare. I due candidati sono Mancosu e Babacar, con il primo che ne ha segnati quattro su quattro, mentre il secondo ne ha sbagliati due su due. L’equazione potrebbe sembrare semplice da risolvere ma l’egoismo dell’attaccante da una parte e la poca imposizione del mister Liverani sul tema potrebbe creare un caso che si porterà lungo tutto il campionato.
Voto 4 – Al clima surreale di Napoli
A Napoli la situazione continua ad essere critica dopo il pareggio con il Salisburgo, l’anarchia relativa al ritiro voluto dal presidente De Laurentiis e l’anonimo pareggio con il Genoa. Anzi la squadra che deve recriminare maggiormente è la squadra di Thiago Motta con due occasioni colossali nel secondo tempo con Pandev. La squadra di Ancelotti sembra spenta, senza soluzioni offensive e non sarebbe impossibile immaginare che la panchina del tecnicodi Reggiolo diventi traballante senza il passaggio agli ottavi di Champions.
Voto 3 – Al primo tempo della Fiorentina
Giocare in trasferta a Cagliari contro la super squadra di Maran sisapeva che potesse essere proibitivo. Dall’altro canto, però, le aspettative di inizio anno della Fiorentina erano ben altre con un sogno Europa chiamato così ma in realtà reale obiettivo primario. Il 3-0 dopo solo 45 minuti invece parla di un atteggiamento sbagliato, senza cattiveria e attenzione, dato dal fatto che due dei tre gol sono arrivati in contropiede. Troppo brutto per essere vero!
Voto 2 – All’esordio di Grosso
Il Brescia è sempre più in crisi e l’arrivo di Fabio Grosso sulla panchina bianco-azzurra non poteva essere peggiore. Un primo tempo giocato completamente in balia del Torino, con errori difensivi non da squadra di Serie A. La piazza, molto calda fin dalla prima giornata di campionato per il ritorno nella massima serie, potrebbe diventare un’arma a doppio taglio se i risultati non dovessero arrivare sperando che non si apra il caso Balotelli, sostituito dopo all’intervallo.
Voto 1 – Alla reazione di Ronaldo
Un campione si vede dagli atteggiamenti dentro e fuori dal campo. Cristiano Ronaldo ci ha sempre deliziato con gol da ogni posizione, assist al bacio, doppi passi e no-look ma il comportamento con i compagni e l’allenatore ha un peso ben superiore. In un periodo di difficoltà in cui non segna più con la solita continuità e un dolore all’adduttore che non lo fa giocare con la stessa tranquillità il portoghese, giustamente sostituito contro il Milan, non si va a sedere in panchina con i compagni e,cosa ben peggiore, esce dallo stadio prima che la partita finisca. La Juventus avrà un bel caso da affrontare perché se è vero che il portoghese è un fuoriclasse dall’altra parte “la punizione” dovrà essere da esempio per mantenere gli equilibri nello spogliatoio.