Voto 10 – A Immobile in formato scarpa d’oro
L’attaccante della Lazio sale a quota 17 gol in 14 partite e i biancocelesti continuano a volare in classifica a solo sei lunghezze dalla Juventus. Ciro “il magnifico” è in testa nella classifica della scarpa d’oro davanti a mostri sacri come Messi e Lewandowski; senza contare che oltre a far segnare, fornisce pure assist in una squadra che nonostante le fatiche europee in Italia impone di forza il proprio gioco.
VOTO 9 – All’Inter capolista con un super Toro Martinez
L’Inter dopo quattordici giornate ritrova la vetta della classifica dopo 5 giornate e dopo l’unica sconfitta del proprio campionato contro la Juventus. Questa volta l’occasione era troppo grande, dopo il pareggio all’ora di pranzo dei bianconeri, e infatti la squadra di Conte mette subito le cose in chiaro con il solito Lautaro Martinez a segno anche questa giornata con una doppietta in bello stile.
Voto 8 – Alla vittoria da grande squadra della Roma
Con un Pellegrini in formato assistman dopo il lungo infortunio, la squadra giallorossa sbanca il Bentegodi di Verona con una prova solida battendo la squadra di Juric, la quale prima di oggi era la miglior difesa con solo 11 gol al passivo. La squadra di Fonseca dopo una partenza sprint con il gol di Kluivert e l’immediato pareggio di Faraoni, non perde lucidità e trova il successo grazie al subentrato Diego Perotti che la risolve prima con un rigore e poi con un assist di pregevole fattura.
Voto 7 – All’esordio di Turati e ad un grande Sassuolo
Dopo numerosi anni in cui la squadra di Modena veniva chiamata “scansuolo” quando affrontava la squadra bianconera, quest’anno finalmente i giocatori giocano con intensità e buona organizzazione difensiva. A coronare una giornata di successo è l’esordio del classe 2001 Turati, titolare un po’ a sorpresa dopo il forfait di Consigli dimostra che i giovani italiani ci sono basta solo farli giocare. Speriamo!
Voto 6 – Alla vittoria scaccia crisi del Milan
Senza il gol di Theo Hernandez all’88 esimo minuto si starebbe parlando della nuova partita senza identità di un Milan ancora in cerca di se stesso ma questo sarebbe stato troppo punitivo. Il diavolo gioca una partita ordinata ma senza mai pungere là davanti a causa di un Piatek con le polveri bagnate e un Rebic oggetto del mistero di molti tifosi, e la risolve grazie al suo nuovo capocannoniere spagnolo che sale a quota tre in questa stagione.
Voto 5 – Alla papera di Buffon
Dal suo ritorno alla Juventus, l’ex portierone della Nazionale aveva inanellato ottime prestazioni che avevano convinto Sarri a schierarlo spesso dopo la Champions per dare respiro al numero 1 Sczesny. La papera di domenica, però, su un tiro innocuo di Caputo ha fatto smuovere i primi dubbi su un portiere che, sì ha fatto la storia del club e della Nazionale stessa, ma che sinceramente da due anni a questa parte è purtroppo solo più l’ombra di se stesso.
Voto 4 – Alla Harakiri della Sampdoria
Poteva essere un segnale, poteva essere una vittoria “scaccia B”, invece si è dimostrata una sconfitta che fa riflettere Claudio Ranieri. In un campo difficile come quello di Cagliari, i blucerchiati erano chiamati alla prova del nove dopo gli ultimi risultati positivi che avevano allontanato la paura della retrocessione; e in effetti la partita fino al 74° minuto dimostrava l’ottimo stato di salute della squadra che però, dal 3-1, si è fatta prima riprendere in due minuti da Joao Pedro e poi battere a tempo scaduto dal colpo di testa di Cerri.
Voto 3 – Al ritorno della vecchia viola
A Firenze, dopo l’entusiasmo generato dalla nuova proprietà e dall’acquisto di grandi nomi, i tifosi sabato sera hanno riempito di fischi la squadra come succedeva spesso la scorsa stagione. La sconfitta in casa con Lecce palesa limiti offensivi preoccupanti soprattutto con l’autoesclusione di Chiesa e con l’infortunio di Ribéry; e se gli inserimenti di Castrovilli e Dalbert iniziano ad essere prevedibili per le difese avversarie, Montella rischia veramente di trovarsi in una brutta situazione prima di Natale. Il presidente Commisso ha dato piena fiducia al mister ma domenica a Torino contro i granata per Montella potrà essere già un dentro-fuori cruciale.
Voto 2 – Alla rimonta subita dal Napoli
Nell’anno che doveva consacrare il Napoli come principale antagonista della Vecchia Signora, la squadra di Ancelotti naufraga già a dicembre e tocca il fondo facendosi rimontare e sconfiggere al San Paolo da un Bologna che mette in campo tutta la grinta del suo allenatore. Di questo passo, anche la corsa alla zona Champions diventa complicata.
Voto 1 – Al “Entro Saluto Esco Ciao” di Fabio Grosso
Voto 1 all’entro-saluto-esco e ciao di Fabio Grosso alla guida di un Brescia sempre più ultimo ed in crisi d’identità. Cellino esonera Corini, mette sotto contratto Grosso per 12 mesi, salvo poi tornare sui suoi passi dopo solo 3 settimane in cui il campione del mondo 2006 ha potuto vantare (se così si può dire) il record di 3 sconfitte, 10 goal subiti e 0 goal fatti. Basterà il ritorno di Corini a permettere al Brescia di mantenere la categoria tanto sudata e meritata lo scorso anno?