La quarantena ci ha cambiati: ci ha donato tempo per riflettere su di noi, per approfondire le nostre passioni, ci ha donato giorni tristi di solitudine ma anche risate in videochiamata, ma soprattutto ci ha donato la consapevolezza che siamo un paese di mangioni e che al supermercato lottiamo per avere la farina.
Anche io da questo periodo mi porto dietro qualcosa di nuovo, ovvero il pane fatto in casa, quello buono, morbido, caldo, quello che ogni volta che lo inforni incroci le dita perché speri che cresca nel modo giusto: il pane fatto in casa ha tutto un altro sapore.
Devo ammettere però che non è stato così facile arrivare ad una ricetta (quasi) definitiva: mille sono le versioni, mille le tecniche diverse, e ho dovuto sperimentare un sacco, fallimenti compresi, prima di poter essere soddisfatta.
Il vantaggio della lunga lievitazione è di usare poco lievito, così da rendere il pane più leggero e digeribile. Inoltre ho notato che, a differenza di quello comprato in panetteria, non diventa secco dopo un giorno, ma si conserva benissimo anche 4 giorni. Se resiste 4 giorni.
Non spaventatevi dal procedimento all’apparenza così lungo: una volta presa l’abitudine vi prenderà pochissimo tempo, gusto quello per impastare ed infornare. Io di solito inizio a prepararlo alle 17/18, in modo che sia pronto e caldo per pranzo, ma potete regolarvi in base alle vostre esigenze.
E poi, ammettetelo, quanto è bello affondare le mani negli impasti?
INGREDIENTI:
250g di semola rimacinata di grano duro
250g di farina integrale
20g di farina manitoba (o farina 0)
5g di lievito di birra fresco
12g di sale
375g di acqua
1 cucchiaino di malto d’orzo (o miele o zucchero)
Opzionale: semi di girasole, papavero, lino ecc…
RICETTA:
(18:00) Mescolare tra loro le farine in una ciotola grande. Se volete unite anche i semini che avete scelto.
Far intiepidire appena l’acqua e scioglierci il malto e il lievito. Mi raccomando non deve essere calda perché ucciderebbe il povero lievito!
Versare l’acqua nella farina ed impastare per un paio di minuti.
Aggiungere il sale e continuare ad impastare per 5 minuti circa. Dovete ottenere una consistenza elastica e molto umida; se necessario aggiungete poca acqua per volta.
Coprire la ciotola con una pellicola o un asciugamano inumidito o, se lo avete, con il coperchio della ciotola che state usando.
Lasciate riposare due ore e poi (20:00) trasferite in frigo per 12 ore.
(8:00) Trascorso il tempo necessario, togliete la ciotola dal frigo e lasciatela, senza toccare l’impasto, 2 ore a temperatura ambiente.
(10:00) Rovesciate l’impasto su una piano infarinato e fate le pieghe di forza all’impasto circa in questo modo: io ne faccio 6, 4 perpendicolari tra loro e 2 in diagonale.
Infarinate una teglia da forno e appoggiateci sopra la vostra pagnotta, girandola in modo che le pieghe siano rivolte verso il basso.
Coprire con un canovaccio e lasciar lievitare ancora 2 ore.
(12:00) Accendere il forno a 250°. Quando è caldo infornare in pane e abbassare la temperatura a 200°.
Lasciar cuocere 50 minuti, finché in pane sia dorato e, percuotendolo con le nocche, faccia un suono “vuoto”.
Se volete essere ancora più professionali, appoggiate una ciotolina di acqua sul fondo del forno mentre si scalda, e toglietela dopo 30 minuti di cottura del pane.
Prima di tagliarlo lasciarlo raffreddare almeno 10 minuti.
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Buon appetito!