I prezzi coronavirus sono la nuova categoria economica a cui dobbiamo far fronte in queste settimane di epidemia. Ormai parliamo soltanto di coronavirus. Scusateci, lo sappiamo. Però non è colpa nostra: semplicemente seguiamo il trend generale.
Nel dibattito pubblico non c’è altro che la pandemia. I cinema sono chiusi, le scuole sono chiuse, gli eventi sono cancellati e i telegiornali parlano solo di nuovi casi. Quindi ci adattiamo, e vi facciamo sapere tutto quello che serve sul coronavirus.
Ed eccoci qua: i prezzi coronavirus. Solo uno stupido – o un inguaribile ottimista – avrebbe potuto pensare che l’economia sarebbe rimasta intoccata dal coronavirus. Bloccare i trasporti, i viaggi, le fabbriche, provoca un danno enorme all’economia. Il mondo dell’imprenditoria è rimasto seriamente toccato dalla pandemia.
Tuttavia, chi sembra essere maggiormente colpito sono i cittadini. Vi abbiamo già parlato dei supermercati vuoti – sì, ottima scusa per mettersi a dieta -, che porta le persone a eludere la “zona rossa”, dove ormai non ci sono più generi alimentari, se non a prezzi coronavirus, come dichiarano alcuni residenti.
I prezzi coronavirus
Ciò che più colpisce, tuttavia, è come il coronavirus abbia scatenato i peggiori animali da capitalismo. Le mascherine sono arrivate a costare 2 euro al pezzo, a fronte di un prezzo di costo di 20 centesimi. E, per di più, c’era chi vendeva mascherine inefficaci a proteggere. I prezzi coronavirus hanno costretto la procura di Milano ad aprire un fascicolo per ipotetiche “manovre speculative su prezzi di prima necessità“.
Il coronavirus ha in fondo solo rivelato i lati oscuri della nostra società: guadagnare sulla pelle degli altri, fare allarmismo per ottenere visibilità, mettere da parte la verità pur di avere qualche click in più. Incapaci a vivere insieme, in una società avvelenata da invidia e competizione, siamo disposti a tutto pur di prevalere.
Di fatto, più che di “prezzi coronavirus” bisognerebbe parlare di “prezzo della stupidità umana”.