Quante volte avete sentito dire: “A Nike questa scarpa sarà costata 2$ e la rivende a 100$, che scandalo!”. Ma quanto costa davvero produrre una scarpa Nike?
La questione non è così semplice, entrano in gioco diversi fattori che vanno tenuti in considerazione. Per esempio oltre agli anni di studio delle tecnologie e dei materiali utilizzati per realizzare le scarpe bisogna tenere conto di altri aspetti come: il FOB, cioè il costo di trasporto, il BOM, che sarebbe il costo dei materiali, il LOH, ovvero i costi di produzione e quelli pubblicitari.
Segue ora un elenco più preciso, diviso in cinque punti, dei costi inerenti a una scarpa dal produttore al rivenditore. La precisione di questi dati deriva da uno studio di Matthew Kish, un giornalista del Portland Business Journal che aveva affrontato l’argomento, però in modo meno approfondito. Il sito ha affermato che i costi riportati nel suo articolo, sono accurati al 95%.
- Costo di produzione e trasporto. Comprende quattro passaggi: il primo è il costo di fabbrica in Asia, dove il prezzo medio per una sneaker si aggira intorno ai 20$; il secondo è il costo di trasporto via nave che è pari a 1$; il terzo è il costo per l’assicurazione che è di 30 centesimi e infine il quarto è la tassa statunitense di 3$. Arriviamo così ad un prezzo medio di 24,30$.
- Acquisto da parte di un negozio. Il brand vende la sua scarpa ad un rivenditore a metà prezzo: se il retail è di 100$ questa verrà venduta dal marchio a 50$. Se il costo di produzione e trasporto è stato di 24,30$, il profitto di Nike sarà di 25,70$.
- Spese aggiuntive. I marchi hanno anche altri costi da considerare: gli stipendi del personale, i costi di distribuzione, di marketing, tasse e altre spese. Le spese di marketing di Nike ammontano al 22% e lo stesso valore è stato speso per il fisco. Tolto tutto rimane un reddito netto del 7,3% (questi dati sono disponibili al pubblico, perché si tratta di aziende quotate in borsa).
- Anatomia finanziaria per il produttore. Su una sneaker Nike da 100 $, l’anatomia finanziaria è la seguente: 22 $ costo di produzione; 5 $ assicurazione; 5 $ marketing; 11 $ spese aggiuntive ed aziendali; 2 $ tasse; 5 $ guadagno di Nike; 50 $ guadagno del venditore.
- Anatomia finanziaria per il rivenditore. 50 $ costo della scarpa da dare al brand; 17 $ spese aggiuntive e del negozio; 3 $ tasse; 6 $ guadagno dello store e 24$ di prezzo da scontare.
Un profitto così piccolo può sembrare poca roba per un brand come Nike. Tenete conto però che questo innanzitutto è un prezzo medio; diversi modelli hanno diversi costi. Poi Nike non realizza solo scarpe, ma diversifica la sua produzione. Il brand infatti non si trova in difficoltà economiche anzi nel 2018 i ricavi sono stati pari a 28,93 miliardi di dollari, +9% rispetto all’esercizio precedente.