Dopo 11 mesi dalla prima partita di questa annata NBA, eccoci arrivati all’atto conclusivo. Nella stagione più lunga e particolare della storia NBA, attraversata da una pandemia mondiale e da scioperi per cause civili, è tempo di Finals. Le Finali di Conference hanno dato il loro verdetto sulle due squadre migliori.
Vista la particolare stagione, le squadre giunte fin qui non solo si sono dimostrate più forti sul campo, ma sono state anche quelle che hanno saputo gestire la situazione fuori dal campo nel modo migliore. I tanti giorni di stop facevano presagire ad una sospensione definitiva della stagione. Le nuove regole hanno obbligato i giocatori ad una nuova vita completamente differente dai loro canoni. L’assenza di pubblico ha privato quel sostegno tanto importante nelle gare decisive. Ma nonostante tutto ciò, nessuno si è tirato indietro, nessuno ha provato a trovare scuse, ma al contrario è uscita ancora di più la grinta di ognuno. Lo spettacolo è stato in grado di essere a livelli ancora maggiori del solito, e lo stesso vale per l’efficienza di gioco.
Finale Western conference
Los Angeles Lakers – Denver Nuggets 4-1
I Los Angeles Lakers di Lebron James sono la prima squadra qualificata per le finali NBA 2020.
La serie con i Denver Nuggets è stata espressione di superiorità e di controllo per i gialloviola. La squadra dal Colorado, reduce da due Gare 7 consecutive, è arrivata a questa serie con la spia della riserva accesa. Le energie non potevano essere più molte, e di fronte ad una squadra costruita per vincere non sono stati in grado di opporsi con efficacia.
Nelle prime gare della serie, il vero leader gialloviola è Anthony Davis. Lebron si mostra un po’ sottotono, soprattutto nei quarti finali in cui smette di attaccare il ferro con la sua solita forza, accontentandosi di tiri da lontano meno pericolosi. Ma la forza di questa squadra è proprio quella. Nel momento in cui un giocatore cala un attimo il ritmo, c’è l’altro a compensare.
In gara 1, Davis è autore di 37 punti e 10 rimbalzi. La partita si decide nei due quarti centrali, con un parziale Lakers di 67-41. La differenza la fa anche l’uomo che non ti aspetti. Coach Vogel sceglie di dare più spazio del solito a Dwight Howard. Il centro coglie l’occasione al volo e riesce quasi a neutralizzare il top player avversario Nikola Jokic, dando l’apporto difensivo utile per vincere la partita.
Gara 2 è molto più equilibrata, e quando a 2 secondi dalla fine Denver è a +1 sembra vicinissimo il pareggio. Ma ancora una volta è l’ora di Anthony Davis. Rimessa da fondo campo di Rondo, palla ad AD da 3, senza pensarci un attimo tira sulla testa di Nikola Jokic, solo retina e tripla della vittoria. Questa batosta sembrerebbe togliere tutte le speranze ai Nuggets, che però si riscattano in gara 3.
Nonostante la tripla doppia di Lebron, l’accoppiata Murray-Jokic non vuole ancora lasciare questi Playoff. Accompagnati da un Jerami Grant da 26 punti riescono a raggiungere i 20 punti di vantaggio nel 3 quarto. Non basta la mini-rimonta Lakers nel quarto per ribaltare il risultato.
Per Denver è il momento di provare a dare una svolta alla serie e riportarla in equilibrio. Ma la stanchezza delle serie precedente è molta e la forza degli avversari è un muro quasi invalicabile. Giunti a questo punto, i Lakers inseriscono la mentalità che contraddistingue giocatori del loro livello, e non danno più scampo agli avversari. In Gara 5 i leader sono due. Il primo è sempre Davis, 34 punti ed una difesa da stella assoluta. Il secondo è ancora un ritrovato “Superman” Dwight Howard, partito in quintetto e capace di siglare una doppia doppia da 12 punti e 11 rimbalzi.
Ai Lakers manca solo più una vittoria per raggiungere le finali ed è quando conta che esce il più forte di tutti. Dopo qualche critica di troppo, Lebron James diventa extraterrestre in gara 6, sigla 38 punti, 16 rimbalzi e 10 assist e porta la sua squadra alla vittoria. Il 4/4 del Re è degno delle prestazioni migliori mai viste da lui, alla forza fisica e alla visione di gioco, inserisce anche un’incedibile sicurezza nel tiro da lontano.
Dopo il primo anno nella nuova squadra al di sotto delle aspettative, il Re torna a calcare il palcoscenico che più gli appartiene: le Finali NBA. Stessa cosa vale per la squadra losangelina, che ne prenderà parte per la trentaduesima volta. Per Lebron invece sarà la decima della carriera: solo 3 franchigie nella storia ne hanno giocato di più di lui da solo.
Finale Eastern conference
Boston Celtics – Miami Heat 2-4
Si completa il tabellone Playoff con l’ultima qualificata per le Finali NBA: i Miami Heat. Come in tutto il loro percorso fin qui, Boston e Miami hanno dato fino all’ultimo secondo uno spettacolo e una qualità di gioco superiori a tutte le altre. Miami ha una solidità e una lunghezza del roster che l’ha messa fin da subito tra le favorite finali. Boston, d’altra parte, grazie ai suoi 4 violini offensivi, aveva tutte le carte in regola per combattere fino alla fine.
Gara 1 è già un chiaro segnale del livello del match. Miami, sotto di 14 punti nel 4/4 recupera, forzando la partita all’overtime. Nel finale la giocata decisiva è quella di Adebayo, che a pochi secondi dalla sirena stoppa con incredibile forza la schiacciata di Tatum per il pareggio.
La svolta della partita per Miami è stata l’introduzione nel secondo tempo della difesa a zona. Boston, completamente spiazzata dalla situazione, cala drasticamente in attacco.
Gara 2 va sulla stessa linea d’onda. Boston riesce ad avere 3 giocatori con più di 20 punti segnati, ma Miami, con 6 giocatori sopra i 10 punti è più solida anche difensivamente, portando la serie sul 2-0.
In gara 3 c’è la ripresa dei Boston. Le solite quattro punte offensive, Tatum, Brown, Smart e Walker, siglano tutti più di 20 punti, in uno sforzo collettivo utile a riaprire il match.
Gara 4 e Gara 5 vedono dei protagonisti a sorpresa. In gara 4 Tyler Herro domina la difesa avversaria. I suoi 37 punti, con triple decisive, portano la serie sul 3-1 Boston.
In gara 5 è l’ora di un altro outsider; nel momento di difficoltà per Boston fuoriesce Daniel Theis (13p/15r). Forza fisica, difesa e grinta al servizio della squadra per riaprire la serie.
Nel complesso però la squadra di Spoelstra ha qualcosa in più, e gara 6 sancisce la fine della serie. Miami vince 4-2, e 6 anni dopo l’ultima volta con Lebron James, tornano in finale contro la loro ex stella.
Finale NBA 2020: Los Angeles Lakers – Miami Heat