La notizia di oggi è che la Puma ha disegnato delle scarpe con la faccia di Hitler. Vi riportiamo la foto, così che possiate trarne le vostre interpretazioni.
Innanzitutto sono brutte, che siano con la faccia di Hitler o meno. A parte questo, possiamo vedere chiaramente perché tutti le stiano definendo “scarpe con la faccia di Hitler”. Si nota la parte anteriore, nera, che ricorda la tipica pettinatura del dittatore tedesco; inoltre, il passante dei lacci, sempre in nero, ricorda i baffi, per l’appunto, “alla Hitler”. Che sarebbero pure affascinanti, ma non hanno una buona fama da un’ottantina d’anni.
Il tutto, ovviamente, su uno sfondo bianco ariano. Giusto restare attaccati agli ideali.
A peggiorare il tutto, c’è una chicca storica: Puma e Adidas sono state fondate da due fratelli. Ma mentre Adolf “Adi” Dassler, fondatore dell’Adidas, si rifiutò di andare in guerra e si dichiarò sempre contro Hitler e il nazismo, suo fratello Rudolf, fondatore della Puma, era sostenitore del Terzo Reich. Questo vuol dire poco, perché al tempo era difficile dichiararsi contro Hitler e molte aziende si ritrovarono a collaborare con il regime. Ricordiamo, tra le altre, Boss, Volkswagen, Siemens e Bayer.
Ma qual è il senso di fare delle scarpe con la faccia di Hitler? Onestamente, non lo so. Non so neanche se fosse quello l’intento, ma dubito che nessuno nell’azienda se ne sia accorto. Il mondo del web ci ha messo poche ore, e non lo riterrei abile come gli stilisti della Puma.
Che la ragione sia far parlare di sé? E, nel caso, esiste la cattiva pubblicità? Ne trae un vantaggio la Puma a essere sulla bocca di tutti, ma per ragioni negative?
Io ritengo che sì, ne tragga un vantaggio, soprattutto perché è un passo indietro rispetto ai due colossi, Adidas e Nike. Però mi piacerebbe sapere la vostra opinione: scriveteci a [email protected]