Ogni settembre è la stessa storia: le scuole pubblicano la lista dei libri scolastici e il costo complessivo è spaventoso. Non rimane che ricorrere ai libri usati, che siano di seconda, terza o quarta mano. E poi c’è il problema del cambio delle edizioni. Ma andiamo con ordine.
L’Osservatorio Second Hand Economy 2019, realizzato da Doxa per Subito, dimostra che i libri sono tra gli oggetti usati che acquistiamo di più. In media, sei a persona. Un dato sorprendente, se confrontato con le tristi realtà dipinte dall’Istat riguardo all’abitudine alla lettura degli italiani. Però quanti di questi sono libri scolastici?
Le norme in materia
Il sito ufficiale del MIUR recita:
Il collegio dei docenti, in base alle richieste dei singoli docenti, delibera la scelta dei libri di testo da adottare. Al dirigente scolastico spetta la vigilanza sulle modalità di scelta.
Il collegio dei docenti è tenuto a deliberare le adozioni entro la seconda decade di maggio, così da consentire agli alunni di iniziare l’anno scolastico con tutti i libri necessari. Ad anno scolastico iniziato non è consentito modificare quanto deliberato nel precedente mese di maggio.
Inoltre, è possibile adottare nuovi libri di testo solo nelle classi:
- prime e quarte della scuola primaria;
- prime della scuola secondaria di primo grado;
- prime e terze e, per le sole specifiche discipline in esse previste, per le classi quinte della scuola secondaria di secondo grado.
Ci sono poi due requisiti per i libri di testo. Devono essere:
- coerenti con il PTOF, con l’ordinamento scolastico e con il limite di spesa stabilito;
- in versioni digitali o miste, previste nell’allegato al decreto ministeriale n.781/2013 (versione cartacea accompagnata da contenuti digitali integrativi; versione cartacea e digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi; versione digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi).
Come funziona davvero il mercato dei libri scolastici
Gli obiettivi delle norme citate sono vari, dalla riduzione del costo complessivo dei libri, al contenimento del peso dei libri – aspetto non irrilevante, se consideriamo i problemi fisici che possono derivare dal sollevamento di certi carichi in giovane età. Rimane però un problema: il vincolo pluriennale di adozione – 5 anni per la scuola primaria e 6 per la secondaria – e il vincolo di immodificabilità dei contenuti (5 anni) dei testi sono stati aboliti dalla legge n. 221/2012. Cosa significa? Che le case editrici cambiano edizione di continuo e le scuole adottano i nuovi libri. Facendo quindi lievitare i costi per le famiglie.
Gli autori dei libri, come Bergamini, dichiarano che è per via delle continue migliorie a cui sono sottoposti i volumi. Tuttavia, le continue migliorie, per quanto necessarie, lo rendono lo scrittore italiano più venduto. Senza dubitare della qualità del suo lavoro, e dell’effettiva necessità delle modifiche che portano a nuove edizioni quasi identiche, il problema si mostra chiaramente: le famiglie sono vessate dalle spese per l’acquisto dei libri. Non sempre, infatti, si riesce a passare i libri dai figli maggiori ai minori, dati i cambi. Va inoltre sottolineato che quello dei libri scolastici è uno dei soli due mercati dove non è l’acquirente a decidere il prodotto – ma l’insegnante. L’altro è il campo sanitario.
Lavorando a stretto contatto con gli studenti ci siamo resi conto del problema. Se vuoi aiutarci a trovare una soluzione compila il form che trovi a questo link.